Dopo Mondeggi e Reggio Emilia, i lavori della Rete Nazionale dei Beni Comuni riprendono a Venezia. L’incontro si avvia con la plenaria di sabato 28 settembre in Campo San Giacomo, davanti alla Vida, un bene comune emergente rivendicato da una vivace comunità che ha saputo nel suo percorso intrecciare e mettersi in relazione con altre esperienze in Italia.
La discussione si articola in tre tavoli di lavoro:
- il gruppo economie: che ha messo a confronto esperienze produttive diverse come quella di Mondeggi per fare rete e trovare strumenti giuridici adeguati per le auto produzioni
- il gruppo giuridico: al centro del dibattito il regolamento di uso civico per valorizzare la gestione comunitaria dei beni comuni come alternativa alle svendite speculative
- il gruppo urbanistico: che ha analizzato la questione degli standard per trovare strumenti utili alla costruzione di città e territori diversi
I report dei tavoli di lavoro e il documento finale dell’assemblea nazionale saranno pubblicati nei prossimi giorni. Così come le date delle iniziative di questo percorso.
L’Assemblea si è spostata nello spazio dell’Associazione About, una realtà cittadina molto accogliente (ospita tra le altre cose il mercato dei produttori e la neonata esperienza di CSA del Veneto) per la cena. I lavori continuano l’indomani con la condivisione dei report e la plenaria finale.
La conclusione dell’Assemblea si fa a Poveglia: l’isola simbolo di una battaglia comunitaria contro la messa all’asta di un bene pubblico.
Per riprendere il filo:
- l’appello dell’Ex Asilo Filangieri del 18 dicembre 2018 per costruire in comune lo spazio urbano e che ha dato avvio alla rete nazionale dei beni comuni
- Report della prima assemblea nazionale dei beni comuni: Napoli, Ex Asilo Filangieri, 17 febbraio 2019
- l’appello per la seconda assemblea nazionale a Casa Bettola e Mondeggi, giugno 2019
- Report da Mondeggi, seconda assemblea nazionale dei beni comuni
Per approfondire:
- l’intervista a Nicola Capone su “beni comuni ad uso civico e collettivo urbano”
- un articolo sulla nascita a Napoli de: la Consulta di audit sul debito e l’Osservatorio permanente dei beni comuni, che costituiscono un precedente molto importante per altri territori.