Sabato 11 gennaio 2019 alle ore 11.30 in Campo San Giacomo, davanti all’immobile della Vida, chiuso, Associazione Poveglia per tutti, Eddyburg, P.E.R. Venezia consapevole spiegano i contenuti della lettera e le ragioni che hanno portato a sottoscriverla. Con loro, l’urbanista Mariolina Toniolo.
Tag: Urbanistica
Quando dire “Non è triste Venezia” diventa un atto rivoluzionario (cit.)
Le parole chiave sono: Passeggiata. Presentazione di un libro. Venezia. Ma anche La Vida, raccontata nelle pagine del libro di … Altro
Spazio libero e spazio liberato | Incontro con gli studenti dell’Università Tecnica di Vienna
Venerdì 9 novembre La Vida incontra gli studenti e i docenti di pianificazione dell’Università Tecnica di Vienna (TU Wien). Al … Altro
Passeggiata con l’autore
Francesco Erbani è l’autore di Non è triste Venezia. Pietre, acque, persone. Reportage narrativo da una città che deve ricominciare, … Altro
La Vida incontra ARK Kostruendo
Lavorando sul tema e sul manifesto della 16° edizione della Biennale di Architettura di Venezia, il Collettivo universitario ARK (Firenze) … Altro
Campagna “Cartoline per la Vida”
Mille cartoline indirizzate all’Amministrazione comunale per chiedere uno STOP ai cambi d’uso e alla privatizzazione del patrimonio pubblico, bene da … Altro
Cartoline per La Vida
Chiediamo all’Amministrazione comunale di Venezia che il Piano Regolatore Comunale venga rispettato e quindi mantenuta la destinazione d’uso prevista per l’immobile Teatro di Anatomia classificato come “Tipologia SU” (Unità edilizia speciale preottocentesca
a struttura unitaria, che prevede come destinazioni d’uso compatibili: musei; sedi espositive; biblioteche; archivi; attrezzature associative; teatri; sale di ritrovo; attrezzature religiose).
Agosto, città mia non ti riconosco!
Il presidio in campo San Giacomo da l’Orio continua. Giorno dopo giorno il gazebo de La Vida Accanto ribadisce il … Altro
A che punto siamo?
Molti ricordano la trattoria La Vida: erano i primi anni del ‘900. In Campo, non c’erano altre attività ristorative, né altri tavolini e ombrelloni. Nel 1976 il locale ha chiuso. La sua classificazione attuale risale al 1996, data di adozione del Piano Regolatore per la Città Antica.
Siamo quindi dalla parte giusta. Non lo dice solo il buon senso ma lo dimostrano gli strumenti urbanistici e anche questo lungo immobilismo.